mercoledì 3 febbraio 2016

Acquisti pazzi

Le grandi multinazionali da sempre procedono ad acquisizioni di piccole start-up, al fine di implementare i propri servizi, integrando il proprio know-how.


Ecco, a seguire, una breve lista degli acquisti più curiosi degli ultimi mesi, che hanno contraddistinto le attività dei grandi brand della tecnologia.

Iniziamo con il colosso cinese (Alibaba) che, a capo di una cordata costituita fra gli altri da Warner Bros., Fidelity Management and Research, J.P. Morgan Investment Management, Morgan Stanley Investment Management, T. Rowe Price Associates e Wellington Management Co., ha annunciato un investimento di 793,5 milioni di dollari in Magic Leap (Società con sede a The Dania Beach in Florida ed è stata fondata nel 2011). Non è il primo investimento ricevuto da Magic Leap, che già a febbraio 2014 si accaparrava 50 milioni di dollari e poco dopo 542 milioni da una cordata guidata da Google come abbiamo detto prima. 

Magic Leap sta investendo su quella che definisce "mixed reality", ovvero un dispositivo in grado di riprodurre oggetti virtuali digitali all'interno del campo di visione di chi li indossa. 

Pensando a Sanmay Ved, l'uomo che per un minuto ha posseduto il dominio Google.com. Lo aveva comprato alla modica cifra di 12 dollari, probabilmente per un mancato aggiornamento del sistema di sottoscrizione, e la società se lo era ripreso un minuto più tardi.

Ho pensato che si trattasse di un errore, ma sono riuscito a portare a termine l'operazione

aveva dichiarato.

Se Google.com fosse finito nelle mani sbagliate la situazione si sarebbe potuta trasformare in una catastrofe, visto che Ved ha avuto per un minuto accesso alla dashboard per il webmaster. Proprio per questo la compagnia ha deciso di gratificare il ricercatore con un premio pari a "più di 10 mila dollari" in base a quanto dichiarato nei mesi scorsi da Ved.

In un post scritto lo scorso giovedì Google ha pubblicato la cifra esatta:

La nostra ricompensa economica per Sanmay era inizialmente di 6.006,13 dollari, che è lo spelling numerico di Google.

La società ha poi deciso di raddoppiare la cifra quando Sanmay Ved ha rivelato di voler donare l'intera ricompensa all'organizzazione di carità The Art of Living India. 

Ma il caso di Ved non è di certo stato l'unico nel suo genere per la compagnia di Mountain View. Nel 2015 la società madre Alphabet aveva riacquistato un po' di azioni al prezzo di 5.099.019.513,59 dollari. Si tratta della radice quadrata di 26, pari al totale del numero di lettere con cui è composto l'alfabeto della lingua inglese, moltiplicata per un miliardo. 

Anche Microsoft ha fatto shopping, infatti ha annunciato ufficialmente l'acquisizione di SwiftKey. Il valore dell'operazione non è stato ufficializzato, ma, stando a quanto riportato dal Financial Times, potrebbe attestarsi sui 250 milioni di dollari.

Il nome di SwifKey è spesso associato all'omonima tastiera disponibile per i dispositivi Android e iOS, uno strumento di input alternativo rispetto alle tastiere native delle rispettive piattaforme mobile che, sfruttando un servizio cloud ben strutturato, offre all'utente un importante valore aggiunto valutabile sotto il profilo dell'efficienza degli algoritmi predittivi del testo. SwiftKey può vantare una base installata di oltre 300 milioni di utenti Android e iOS che hanno apprezzato il plus offerto dalla tastiera e che si traduce in un risparmio sia del numero di battute necessarie a comporre il testo, proprio grazie alla tecnologia predittiva, sia, conseguentemente, del tempo necessario ad inserirlo. 

Microsoft chiarisce sin da subito l'acquisizione non avrà un impatto negativo sulle app per Android e iOS il cui sviluppo proseguirà senza interruzioni. L'acquisizione offre al tempo stesso la possibilità di integrare la tecnologia di SwiftKey nei prodotti e nei servizi sviluppati in prima persona da Microsoft (quest'ultima non lo dice espressamente, ma il riferimento va verosimilmente anche a Windows 10 e Windows 10 Mobile).

0 commenti:

Posta un commento

 
Tecnodiary2 © 2011