sabato 8 febbraio 2014

"That NBC story 100% fraudulent": la rete si scaglia contro Richard Engel e NBC

Il post nasce da un video rilasciata dalla NBC News per voce di Richard Engel che, nella giornata di ieri, ha suscitato un polverone mediatico. 


Cosa può aver innescato tante polemiche a livello mondiale? Ovviamente loro: le Olimpiadi invernali aperte ieri sera (per l'Italia) nella cittadina di Sochi.

Già vi avevamo parlato delle indiscrezioni riguardanti la privacy degli spettatori e degli atleti sbarcati nella cittadina russa negli scorsi giorni, cavalcando questa notizia, la NBC ha calcato la mano, alzando un polverone non indifferente. Ma cosa c'è di vero? Cerchiamo di capirne di più.

Nel corso della giornata di ieri, alla vigilia dei Giochi olimpici invernali 2014, Richard Engel ha realizzato un'inchiesta per la NBC News per valutare la sicurezza della rete internet nello stato europeo. Prima di iniziare, vi invito a dare un'occhiata al servizio preparato da Engel per NBC News: QUI (il video è in lingua originale).

Engel sostiene che le reti in Russia siano un vero e proprio campo minato, per cui basta connettere un dispositivo elettronico ad internet per vedersi assolutamente privati della propria privacy in pochi minuti.



Il giornalista ha provato ad accedere ad internet con tre dispositivi, i quali sono stati tutti presi di mira dai presunti hacker: "la questione non è se li violeranno, ma quando", sostiene Engel riferendosi ai computer di chi visita la Russia per partecipare direttamente o indirettamente alle Olimpiadi invernali. Non appena si tenta di comunicare con qualsiasi mezzo, insomma, si è ormai spacciati.

Questo, almeno, secondo quanto riportato dalle testate giornalistiche generaliste, che hanno scatenato il polverone su un argomento decisamente discutibile e forse senza avere le necessarie competenze sul caso. Una situazione di questo tipo, come noto da chi conosce bene l'argomento, va analizzata con attenzione prima di esordire in ragionamenti senza alcun fondamento. Il web si è scatenato contro il pezzo lacunoso di Engel, dimostrando come la notizia sia stata manovrata dalla stessa emittente televisiva.

Fra gli oppositori di Engel, anche voci autorevoli, come ad esempio Errata Security in un articolo intitolato "Quella storia è falsa al 100%". Secondo l'autore dell'articolo, infatti, il racconto di Engel è stato approntato a tavolino con la consapevolezza di creare un dibattito su un argomento non del tutto vero.

Sono tante, inoltre, le incongruenze nella storia di Engel: il giornalista sosteneva di essere a Sochi nel momento in cui i suoi dispositivi elettronici venivano violati. Graham riporta invece che la reale ubicazione sia Mosca, ad oltre 1500km di distanza. Inoltre, i computer di Engel non sono stati violati perché connessi alle reti Wi-Fi di Sochi, come si evince dal riassunto del giornalista, ma perché i siti tematici sulle Olimpiadi invernali visitati contenevano software malevolo progettato appositamente. Gli stessi siti sono visitabili tranquillamente in tutto il mondo.

La differenza, una volta atterrati in Russia, è semplice: Google utilizza di default l'indirizzo IP del dispositivo per mostrare ricerche attinenti al luogo in cui si trova, in modo da migliorare il posizionamento dei contenuti locali. Andando in Russia, ai primi posti vedremo sostanzialmente siti russi.

Nessuna internet truccata, pertanto, ma l'utente deve semplicemente usare tutti gli accorgimenti del caso quando connesso ad una rete, a maggior ragione in Russia, patria del cybercrimine. Anche se Errata Security si sente di consigliare una nuova accortezza: semplicemente "non prestate il vostro smartphone a Richard Engel".

A parte l'ironia di ES, sembra di capire che tutto ciò non ha a che fare con KGB e con storie di spionaggio internazionale, bensì con un'arguta strategia di marketing dell'emittente statunitense.

0 commenti:

Posta un commento

 
Tecnodiary2 © 2011