martedì 23 giugno 2015

Arduino Studio

Si, tu piccolo nerd con la passione per la programmazione, i manager Arduino si rivolgono proprio a te.


Quelli della scheda open source più famosa al mondo hanno pensato proprio a voi, con il nuovo ambiente di sviluppo Arduino Studio.

Inutile sottolineare che parliamo di un ambiente di sviluppo completamente open source, ma Arduino Studio permette anche di sfruttare le caratteristiche e le potenzialità di Adobe Brackets Editor.

Arduino Studio, è un IDE per tutti gli ambienti ed è disponibile per tutti i principali sistemi operativi (Windows, Mac OS e Linux) o come estensione Bracket.

Nello specifico Arduino Studio potrà essere utilizzato, oltre che in modalità stand-alone su PC, anche in modalità web/cloud, attraverso browser o embedded su scheda Arduino.

Arduino Studio permetterà di supportare ancora meglio lo sviluppo e la diffusione di Arduino, garantendo efficienza e versatilità a una sempre più ampia comunità di sviluppatori

ha commentato Federico Musto, CEO di Arduino.

Arduino Studio è disponibile in download come alpha release su arduino.org, nativamente aperto ai contributi della community per quanto riguarda nuove funzionalità, library o temi.
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lunedì 22 giugno 2015

Who Has Your Back, WhatsApp e la sicurezza.

A fronte del quinto report annuale "Who Has Your Back" di Electronic Frontier Foundation (EFF), ora sappiamo che WhatsApp si è posizionata ultima posizione; ciò vuol dire che la sicurezza, non è fra le sue prerogative. Vi siete stupiti? 


Si tratta di un documento che stabilisce, sulla base di cinque criteri differenti, il rispetto della privacy degli utenti iscritti in un determinato servizio, e le pratiche di trasparenza utilizzate.

Per ogni criterio raggiunto viene consegnata una stellina, con il totale che rappresenta il punteggio finale.

Fra i criteri, EFF considera se il servizio segue le cosiddette "migliori pratiche del settore", se informa gli utenti circa le richieste di dati da parte dei governi, se rivela le politiche in materia di conservazione dei dati, se rivela le richieste governative sulla rimozione dei contenuti, o se si oppone alle pratiche governative circa l'introduzione volontaria di backdoor per l'accesso da remoto ai dati. 

Per le app di messaggistica naturalmente non si applicano le richieste di rimozione dei contenuti.

Questo è stato il primo anno di partecipazione da parte di WhatsApp, ma non rappresenta una giustificazione valida per l'ultima posizione. EFF afferma di aver informato in tempo la società di Koum, che avrebbe apparentemente avuto tutto il tempo necessario per operare tutti i cambiamenti rivolti al raggiungimento dei requisiti del report.

Ma in realtà WhatsApp ha fatto poco o niente per rispettare gli standard dell'industria sulla privacy e sulla sicurezza dei dati, secondo EFF.

Il client di messaggistica ha di fatto ricevuto una sola stellina, quella relativa alle backdoor governative. Il merito in questo caso va a Facebook, la società che ha acquisito WhatsApp e che ha sposato varie misure in tal senso.

La società di Zuckerberg di contro ha ottimi risultati, con quattro stelline complessivamente. Nel caso di WhatsApp non vengono rispettati nemmeno i requisiti inseriti nella prima categoria, quella delle migliori pratiche del settore.


Ed è una caratteristica decisamente interessante se si considera che WhatsApp è il client di messaggistica più diffuso in Occidente.

Fra i requisiti della macrocategoria infatti si include anche la richiesta di un mandato del giudice per l'invio di dati personali inseriti nel servizio. Mandato che nel caso di WhatsApp non serve, rendendo così disponibili tutti i dati personali degli utenti a chiunque li richieda senza troppe velleità burocratiche.

A metà classifica troviamo invece varie società come Amazon, Comcast, Microsoft, Google, Snapchat e Tumblr, tutte con tre stelline nel computo finale.

Ottimi i risultati ottenuti da Apple, nella prima posizione con cinque stelline in ex-aequo con Adobe, Dropbox, Wikimedia, WordPress e Yahoo!

Traete voi le conclusioni!
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sabato 20 giugno 2015

Fallout 4: un mondo di gioco strabiliante

Ricordate i primi videogames messi in commercio? Ricordate le prime recensioni? Vogliamo parlare delle vostre emozioni, durante l'apertura della confezione del titolo prescelto? 


La nostra redazione (praticamente all'unanimità), in occasione dell'uscita dei nuovi titoli tanto attesi, correva a leggere le recensioni di the games machine, per capire il punteggio attribuito a quel videogame tanto atteso.

Fra le voci parziali di votazione, spiccavano la grafica (a pensarci ora fa un po' ridere) e longevità. Il post di oggi si concentra proprio su questo punto. In occasione della presentazione di Fall-out 4, durante l'E3, proviamo a capire insieme come tutto sia relativo e quali passi in avanti siano stati fatto sotto questo punto di vista.
 
Durante la presentazione a porte avvenuta all'E3, Jeff Gardiner, Lead Producer di Fallout 4, ha dichiarato:

Ho giocato Fallout 4 per circa 400 ore, e ancora continuo a trovare contenuti che non avevo mai visto prima.

Insomma, da queste prime dichiarazioni Fallout 4 dovrebbe garantire un'esperienza di gioco ancora più longeva rispetto a certi giochi che sembravano sostanzialmente infiniti come Dragon Age Inquisition, The Witcher 3 e lo stesso Skyrim, dal quale Fallout 4 mutua il motore grafico.

Fallout 4 garantirà un sistema di dialogo espanso rispetto ai suoi predecessori e permetterà di raccogliere risorse per costruire interi villaggi. Quest'ultimo sistema è basato sulla caratteristica analoga già vista in Hearthfire, una delle espansioni di Skyrim. Ha comportato un lavoro mastodontico in termini di individuazione di bug, secondo quanto dichiarato dagli sviluppatori di Bethesda Game Studios all'E3.

I giochi sviluppati da Bethesda, infatti, sono tristemente noti per un'eccessiva presenza di bug, dovuti ovviamente alla vastità del mondo di gioco e in termini di possibilità di interazione offerte ai giocatori.

Con Fallout 4, Bethesda dovrà dimostrare di aver superato questo limite se vuole consegnare un gioco perfetto ai giocatori.

Una delle principali sorprese dopo l'annuncio del gioco, poi, ha riguardato non solo il fatto di poter scegliere tra protagonista maschile o femminile, ma che in entrambi i casi ci sarà il doppiaggio completo di tutte le linee di dialogo.

Circa 13 mila linee di dialogo sono state doppiate per Fallout 4, un lavoro che ha richiesto circa quattro anni.

In Fallout 3 ci siamo concentrati soprattutto sul permettere al giocatore di fare ciò che voleva e questo ha comportato un limite in termini di narrazione

ha detto Todd Howard, Game Director dei Bethesda Game Studios.

In Fallout 3, come è noto, la voce del padre è di Liam Neeson, ma questo stride con il fatto che il personaggio protagonista non parla [...] Per questo motivo abbiamo ottenuto un livello di profondità emotiva grazie all'introduzione della voce che semplicemente non ci aspettavamo.
ha aggiunto Emil Pagliarulo, Lead Designer di Fallout 4.
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venerdì 19 giugno 2015

Minds.com: Anonymous sfida Facebook

Un nuovo social network è all'orizzonte e promette maggiore trasparenza, sicurezza e privacy rispetto a Facebook ed altri giganti già consolidati nel settore.


In realtà, il gruppo di programmatori da cui arriva è tutt'altro che trasparente e sicuro, ma se non altro è nemico giurato delle istituzioni e delle organizzazioni (vedi Facebook) governative e non.

Sponsorizzato da un gruppo di hacktivist Anonymous, il nuovo servizio si occuperà di proteggere tutti i contenuti degli utenti con algoritmi crittografici avanzati, che permetteranno agli stessi di non  essere sbirciati dalle agenzie di sorveglianza governative e dagli inserzionisti pubblicitari.

Ad una prima occhiata, Minds.com, così si chiama il servizio, non sembra discostarsi da qualsiasi altro social network. Fornisce gli ultimi aggiornamenti di un contatto ai suoi "seguaci", e consente agli amici di commentare e condividere post. Le differenze più importanti sono però dietro le quinte: il nuovo servizio social di Anonymous non punta a generare profitti dalla vendita dei dati dell'utente, anzi i piani del gruppo sono diametralmente opposti. L'obiettivo del Social Network è quello di tenere al sicuro tutti i contenuti degli iscritti.

Questo, senz'altro evidenzia un punto a favore del Social Network, ma porta con sé i pericoli che contraddistinguono questo tipo di operazione. Non si corre il rischio di favorire coloro che accedono alla rete alla ricerca di relazioni non proprio sane e lecite?

Il nuovo social conterrà alcuni elementi di "gamification": attraverso l'interazione con alcuni contenuti, l'utente sarà premiato con un sistema a punti con i quali si otterrà una visibilità maggiore per i propri post personali. In altre parole, Minds.com vuole avvantaggiare gli utenti più attivi: più si è attivi nel servizio, maggiore sarà la priorità dei contenuti prodotti dallo stesso utente.

Differentemente da quanto avviene su Facebook, l'algoritmo che Minds.com utilizzerà per indicizzare i contenuti sarà "trasparente" e disponibile pubblicamente. Infatti, l'interno portale sarà open-source, consentendo pertanto a sviluppatori terzi di offrire le proprie idee per migliorare la qualità del servizio. Proprio in questo aspetto è da considerare l'apporto del gruppo Anonymous.

Il fondatore di Minds.com, Bill Ottman, ha dichiarato:

Sono gli utenti che devono avere il controllo dei social media, in tutti i sensi. Molte compagnie vantano di offrire la privacy e dicono che usano algoritmi di crittografia. Ma non c'è crittografia efficace se non puoi ispezionare il codice per verificare un'eventuale presenza di backdoor inserite appositamente.

Il particolare modello di business ha suscitato le curiosità degli hacktivist, che stanno radunando un gruppo di sviluppatori per lavorare sull'ambizioso progetto:

Anonymous chiama a raccolta hacker, designer e programmatori in tutto il mondo. Vogliamo collaborare insieme sul codice di Minds.com e costruire un servizio che sia veramente del popolo, dal popolo e per il popolo

ha scritto il gruppo sulla sua pagina Facebook.

Il progetto è stato lanciato formalmente via desktop e mobile lo scorso lunedì, ma già prima dell'annuncio ufficiale aveva ottenuto un buon riscontro dal pubblico.

Ottman sostiene che abbia già generato circa 60 milioni di visite, molte delle quali provenienti da utenti "interessati a forme di media alternative" uniti da un solo obiettivo: ottenere vera libertà su internet.
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mercoledì 17 giugno 2015

On my way: la nuova frontiera delle spedizioni di Amazon

Ricordate le consegne mediante drone? Non importa, sono superate! Ecco, a seguire, la nuova frontiera delle spedizioni.


Stando a quanto scrive il Wall Street Journal in questo articolo, infatti, Amazon starebbe pensando ad un nuovo innovativo metodo per la consegna delle proprie spedizioni.

Non parliamo di droni,  bensì dell'utente stesso. Sarà infatti proprio un utente che, se considerato idoneo, sarà chiamato in causa per portare al domicilio richiesto la consegna pattuita.

La società starebbe sviluppando un'applicazione specifica che, come fa già Uber con il suo controverso servizio di trasporti, delega l'eventuale incarico ad un utente e non a un servizio di terze parti. L'obiettivo è quello di abbattere le spese relative alle spedizioni, che lo scorso anno sono cresciute in maniera consistente. Sostituendo infatti i corrieri con un utente che si accinge comunque a percorrere una determinata tratta, Amazon potrebbe risparmiare in maniera sensibile sulle spese di spedizione.

Il servizio, che probabilmente prenderà il nome di On my way, sarà efficace soprattutto nelle aree urbane, proprio nella parte della spedizione in cui i corrieri tradizionali risultano meno efficienti. Gli utenti spedizionieri potranno recuperare i colli all'interno di magazzini nei centri cittadini e perfezionare la consegna all'indirizzo specificato.

On my way si potrebbe aggiungere ad un nuovo servizio di consegne pasti a domicilio, strada che già Google e Uber hanno percorso negli Stati Uniti.

Del resto la stessa Uber vuole espandere il suo novero di servizi abbinando al trasporto di persone e cibo anche quello di beni di non primissima necessità, come capi d'abbigliamento o accessori di moda.

Una cosa che Amazon fa ormai da tantissimo tempo, anche se con altre modalità, con le tre società che potrebbero entrare ben presto in una competizione ancora più serrata.

Come spesso accade con la compagnia di Bezos, On my way sarà per lunghi periodi un'esclusiva tutta statunitense, ma potrebbe arrivare in futuro anche all'interno dei confini europei.
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martedì 16 giugno 2015

LastPass: si registrano "attività sospette"!

ATTENZIONE!!! Il servizio di gestione delle password LastPass è stato vittima di un furto di dati.


A segnalarlo è la stessa società, secondo cui lo scorso venerdì venivano osservate delle "attività sospette" sulle reti relative al servizio.

Al momento non sembra che siano stati rubati dati specifici fra quelli più sensibili degli utenti, tuttavia gli aggressori hanno avuto modo di ottenere gli indirizzi email di alcuni utenti iscritti e alcuni dati relativi alle master password utilizzate.

Non sappiamo ancora come l'attacco abbia avuto origine, e quali metodi siano stati utilizzati, tuttavia sembra che gli aggressori abbiano praticato un attacco di social engineering e altre strategie non troppo complesse. LastPass ha sottolineato di aver chiuso ogni attività sospetta lo scorso venerdì, ma non abbiamo informazioni sulla durata dell'attacco, e non sappiamo quanto gli aggressori siano riusciti a mantenere la connessione con i sistemi della società.

I dati della stragrande maggioranza degli utenti dovrebbero essere comunque al sicuro. La compagnia ha scritto che è certa dell'efficacia delle misure di crittografie adottate, "sufficienti per proteggere la maggior parte degli utenti". Nonostante ciò, LastPass sta adottando manovre di sicurezza ancora più aggressive per garantire che non ci siano ulteriori perdite di dati, e sta inoltre informando tutti gli utenti potenzialmente coinvolti tramite email.

Un attacco di questo tipo è solitamente più dannoso quando non viene scoperto in tempo, quindi la diffusione della nota di sicurezza dovrebbe già rassicurare gli utenti del servizio. In più, fra i dati violati troviamo le master password protette da funzioni hashing e salting, certamente sensibili, ma difficili da decifrare.

A rischio potrebbero essere quelle password meno ragionate e sicure, già deducibili combinando gli hash e i dati sensibili rubati (informazioni personali, risposte alle domande di sicurezza).

Proprio per questo, LastPass consiglia di aggiornare al più presto la master password con cui si accede al servizio, di attivare il log-in a due fattori e di abilitare la verifica via e-mail da ogni log-in che avviene da nuove località, in modo da aggirare eventuali pericoli dovuti al potenziale furto dei propri dati sensibili.
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lunedì 15 giugno 2015

Retrocompatibilità giochi Xbox 360

Finalmente Microsoft ha giocato la sua carta. Come differenziare la propria offerta, ai danni della cavalcata Sony?


A Redmond hanno pensato bene, come chiesto già da tempo dai videogiocatori, di introdurre la compatibilità con i titoli della generazione precedente della propria console.

A rivelarlo è proprio la stessa Microsoft, durante la conferenza della stessa, durante dell'Electronic Entertainment Expo (E3). La dirigenza MS, finalmente, ha annunciato la retrocompabilità totale di Xbox One, di conseguenza gli utenti potranno far girare i titoli, sia fisici che digitali, per Xbox 360 sulla console di nuova generazione senza alcun sovrapprezzo per i giochi già posseduti.

Phil Spencer è quindi salito in prima persona sul palco dell'E3 2015 e ha sottolineato che entro il prossimo periodo natalizio sarà possibile contare su una vastissima gamma di prodotti, disponibili ovviamente nello Store virtuale presente su Xbox Live.

E' bene sottolineare che i videogiocatori potranno contare su tutte le feature disponibili su Xbox One, quindi sarà possibile catturare screenshot, trasmettere in rete le proprie esperienze videoludiche e molto altro. Inutile dire che i titoli già in possesso del videogiocatore non dovranno essere nuovamente acquistati.

L'elemento di spicco è però la conferma del cross-multiplayer tra le due piattaforme anche se resta da capire quali saranno le modalità. Ci si aspetta quindi un annuncio più aventi con i dettagli di questa nuova funzionalità ed eventuali limitazioni.
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