giovedì 6 agosto 2015

Il futuro del Cloud Computing!

Il paradigma del personal cloud sta assumendo un'importanza sempre più consistente dal momento che dà forma al modo in cui gli utenti operano all'interno delle rispettive vite digitali.


Partendo da qui, la Società di analisi di mercato Gartner sostiene ha provato a definire il cosiddetto "digital workplace" del futuro prossimo, basati proprio sull'evoluzione del personal cloud e dal suo intreccio con le iniziative IT dell'azienda. 

Stephen Kleynhans, research vice president per Gartner, si è espresso così al riguardo:

il personal cloud è la raccolta di contenuti, servizi e strumenti che gli utenti mettono insieme per soddisfare le esigenze dello stile di vita personale digitale tramite qualsiasi dispositivo. Il personal cloud di ciascun utente e unico e in evoluzione, con le esigenze quotidiane in mutamento e con i vendor e i prodotti che vanno e vengono. Se guardiamo dinnanzi a noi vediamo un continuo rimescolamento e nuove sfide che sorgono dal mischiare strumenti digitali e informazioni personal e corporate nella vita di ciascun utente.

La prossima ondata di personal cloud sarà modellata da due tendenze chiave: il sempre maggiore accesso ad informazioni personali e l'incrementata "intelligenza" applicata all'esperienza utente tramite l'informazione. Ad esempio già ora sono emerse nuove applicazioni fotografiche che applicano sofisticati algoritmi di riconoscimento alle foto personali stoccate nei servizi cloud, per taggare in maniera automatica località, persone ed eventi. 

Il ritmo del cambio sta accelerando grazie a nuove tecnologie come Windows 10, i sensori onnipresenti, gli indossabili e le smart machine che alterano il panorama e vanno ulteriormente a sfocare le linee tra il consumer computing e l'enterprise computing. Per il 2018 il 25% delle grandi organizzazioni avranno una strategia esplicita per trasformare gli ambienti corporate computing e renderli simili a quelli di un'esperienza consumer computing

ha dichiarato Kleynhans. 

Ci sono tre ambiti specifici in cui la prossima ondata di personal cloud andrà ad impattare sull'azienda.

Il primo riguarda i VPA -Virtual Personal Assistant, che rappresenteranno in maniera sempre più preponderante il punto di ancoraggio per il personal cloud dell'utente e avranno ampio accesso alle informazioni private e aziendali. I VPA stanno emergendo come nuovi servizi critici che possono mascherare le differenze tra vari servizi e app, e negli ultimi anni tutte e tre le grandi piattaforme smartphone (iOS, Android e Windows Phone) hanno aggiunto funzionalità VPA alle loro piattaforme. 

I VPA hanno accesso non solo ai dati personali ma anche alle informazioni corporate potenzialmente sensibili come informazione su meeting, viaggi dei dipendenti e operazioni di business. Gartner si aspetta che i VPA si evolvano, con la capacità di gestire differenti contesti, ad esempio uno personale e uno corporate. Questo consentirà alle divisioni IT di esercitare una parte di controllo sul contesto corporate, pur lasciando un certo grado di libertà all'utente. Alcune organizzazioni saranno tentate dal bloccare l'uso o l'accesso dei VPA ai dati dell'organizzazione, ma si tratta di una misura che, come il passato ha già mostrato, mina alla base l'efficienza e l'efficacia della tecnologia e incoraggia gli impiegati a scavalcare il controllo IT. 

Il secondo riguarda l'Internet of Things e gli indossabili che potranno espandere il dominio personal cloud di ciascun utente e porranno nuove sfide per i digital workplace manager per quanto riguarda la supervisione della sicurezza e della privacy. Con la diffusione dei sensori de della tecnologia indossabile, gli utenti sono sempre più connessi al mondo fisico nel loro personal cloud, espandendo il numero di punti di contatto, il tipo di dispositivi, i modi d'uso e la quantità e il tipo di dati che vanno a costituire le loro raccolte uniche e personali. Questo volume di informazioni in tempo reale va a sfocare la linea tra ciò che è personale e ciò che è lavoro e sta esacerbando i problemi di sicurezza e di privacy per l'utente e per l'azienda. La sicurezza, l'autenticazione in particolare, è sempre più critica per assicurare che l'informazione non finisca nelle mani sbagliate. 

Il terzo, invece, attiene alle tecnologie di strong authentication, che diventeranno sempre più fondamentali nel personal cloud di un utente come parte di una complessiva strategia di protezione delle informazioni, portando i digital workplace manager a dover ripensare le attuali strategie di autenticazione. Un sistema in grado di garantire l'integrità e la sicurezza delle informazioni all'interno del personal cloud diventerà un elemento sempre più critico. Le tecnologie di strong authentication sono solo il primo step in direzione di un approccio a lungo termine per mettere al sicuro sia i dati utente, sia i dati corporate, e rppresentano un importante primo passo iniziale nella catena.

Sul lungo termine la situazione cambierà e l'identità verrà stabilita all'interno del dispositivo usando metodi a più fattori, e quindi impiegata per instaurare sessioni sicure con vari servizi.

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