sabato 13 giugno 2015

Sprout: lo scanner 3D di HP

Sprout: lo ricordate il rivoluzionario PC che Hewlett Packard ha presentato lo scorso anno, caratterizzato da ampie possibilità di interazione che rendono il sistema particolarmente adatto ad applicazioni di progettazione, design ed architettura? 


Parliamo del sistema all-in-one, caratterizzato da un display da 23 pollici di tipo touch e provvisto di un piano di lavoro interattivo da 20 pollici di diagonale e anch'esso con superficie touch capacitiva. Il sistema è inoltre dotato di una fotocamera Intel Real Sense 3D e da una fotocamera ad alta risoluzione da 14,6 megapixel. 

Per semplificare il lavoro con Sprout, HP ha pensato di introdurre un nuovo accessorio chiamato 3D Capture Stage che, assieme ad un software proprietario, permetterà di eseguire scansioni tridimensionali di oggetti in maniera automatizzata. Capture Stage è infatti una piattaforma circolare rotante, con una base inclinata di circa 15 gradi, che permette di catturare le caratteristiche fisiche e spaziali di un oggetto senza che sia necessario doverlo spostare manualmente sotto la fotocamera. 

Una volta eseguita la scansione dell'oggetto il sistema realizza un modello tridimensionale digitale che può essere ulteriormente modificato, condiviso o stampato. La piattaforma 3D Capture Stage è capace di gestire oggetti fino a 2kg di peso e fino a 19 centimetri di altezza. Come detto, si tratta di un accessorio opzionale che viene proposto al prezzo di 299 dollari e sarà disponibile a partire dal mese di luglio. 

Ricordiamo che dal punto di vista hardware Sprout è un sistema all-in-one basato su processore Intel Core i7-4790S con GPU Intel HD Graphics 4600 integrata, anche se il sottosistema grafico viene gestito dalla scheda NVIDIA GeForce G 745A. Il sistema è equipaggiato con 8GB di RAM, espandibili fino a 16GB. Sul fronte storage si segnala la presenza di una unità SSD da 1TB. Sul fronte delle connessioni I/O troviamo due porte USB 3.2, due porte USB 2.0, un connettore HDMI, un connettore RJ45 per operazioni di rete Gigabit, una scheda WiFi 802.11 a/b/g/n/ac e un modulo Bluetooth 4.0.




Leggi l'intero articolo

venerdì 12 giugno 2015

Top five infection in Italy by ESET

Lo sapevate che la minaccia informatica più diffusa in Italia è un adware? Parliamo di un contenuto che, quando installato, fa comparire pubblicità modificando le pagine visualizzate o aprendo pagine pubblicitarie aggiuntive. 


I nuovi dati provengono da un nuovo studio curato da ESET, società che da anni si occupa di sicurezza digitale.

Le statistiche sono state realizzate processando i risultati di Live Grid, la piattaforma Cloud della società che identifica mensilmente le minacce informatiche globali per numero di rilevazioni. Nella tabella di seguito riportiamo la graduatoria di ESET, mentre in basso utilizziamo le parole della società per spiegare le singole minacce più diffuse in Italia nel mese di maggio 2015.


1. Win32/Adware.Multiplug: rilevato nel 3,11% delle infezioni - Fa parte della famiglia di adware, specializzati nell'importunare l'utente con messaggi pubblicitari inviati tramite Internet. Una volta installato, Win32/Adware.Multiplug crea una porta aperta sul PC per inviare la pubblicità che appare all'utente con una serie di finestre pop-up e pop-under. Il malware, in cima alla classifica italiana, occupa il terzo posto a livello mondiale, con una prevalenza del 2,44%, raggiungendo il picco delle infezioni in Indonesia (6,27%) ed in Cile (5,76%).

2. Win32/TrojanDownloader.Wauchos: rilevato nel 3,06% delle infezioni - Al secondo posto in Italia sale Win32/Trojandownloader.Wauchos, un trojan che tenta di scaricare altri malware da Internet e una volta installato diventa eseguibile a ogni avvio del sistema. Può creare ed eseguire un nuovo thread con il suo codice programma e, subito dopo l'istallazione, è in grado di cancellare il file eseguibile originale. Questo trojan acquisisce informazioni e comandi sul sistema operativo, sulle impostazioni di sistema e sull'indirizzo IP del computer da remoto o da Internet. Riesce inoltre ad eseguire programmi e ad aggiungere e cancellare voci dal registro. In Europa, l'Italia è il paese che detiene la più alta prevalenza, seguito dall'Albania con il 2,75% di infezioni.

3. Win32/Bayrob: rilevato nel 2,21% delle infezioni - Scende al terzo posto della classifica di maggio Win32/Bayrob, un trojan che si installa automaticamente nel registro di sistema, consentendo ad altri utenti l'accesso al PC, modificandone i dati. Il picco delle infezioni si è registrato nella seconda settimana di maggio ed ha riguardato in maniera diffusa, oltre l'Italia, le regioni europee, nordamericane ed asiatiche.

4. JS/TrojanDownloader.lframe: rilevato nel 1,59 % delle infezioni - Quarto posto per JS/Trojandownloader. Iframe, un trojan che reindirizza il browser a uno specifico URL contenente un software malevolo. Il codice del malware viene di solito inserito all'interno di pagine HTML. Questo malware ha raggiunto il picco più alto nella prima decade di maggio, interessando in maniera diffusa tutte le regioni europee ma registrando un picco del 2,95% in Portogallo.

5. Win32/Filecoder: rilevato nel 1,37% delle infezioni - Fanalino di coda della classifica di maggio Win32/Filecoder, un trojan che cripta i file dell'utente e richiede alla vittima un riscatto in cambio del software di decodifica. Per infettare i PC in questo caso gli hacker utilizzano diverse tecniche di infiltrazione come download guidati da siti infetti, allegati email, installazione tramite altri trojan o backdoor, o addirittura installazioni mirate. Oltre che in Italia, Filecoder ha colpito nell'ultimo mese gli internauti spagnoli, con una prevalenza del 2,61%.
Leggi l'intero articolo

lunedì 8 giugno 2015

USA: cancellare la cronologia internet può essere reato!

Nei primi anni 2000, Paul Sarbanes e Michael Oxley realizzavano un disegno di legge con il fine di mettere pressione alle aziende perché venissero rispettate le richieste dei procuratori federali durante eventuali indagini.


Si è trattata di una risposta quasi diretta allo scandalo Enron del 2001, quando la società enegetica era riuscita a nascondere debiti nell'ordine dei miliardi di dollari per via dell'uso di pratiche contabili creative (schema di Ponzi). Il Sarbanes-Oxley Act veniva firmato da Bush nel 2002.

Da allora, gli organi di giustizia statunitensi possono affidarsi allo stesso per perseguire legalmente chiunque compia atti come cancellare la propria cronologia di navigazione internet. È il caso di Khairullozhon Matanov, ex tassista ventiquattrenne che ha cenato con Tamerlan e Dhzokhar Tsarnaev la notte dell'attentato durante la Maratona di Boston. I procuratori federali, nella fattispecie, hanno accusato Matanov di aver distrutto delle prove, sulla base di quanto stabilito dal Sarbanes-Oxley Act.

Questa negligenza, ovvero l'aver cancellato la cronologia internet del proprio browser, potrebbe costare a Matanov anche 20 anni di reclusione. La notizia è stata diffusa da The Nation, che sostiene che Matanov abbia appreso che i fratelli Tsnarnaev fossero sospettati dei bombardamenti solo pochi giorni dopo la cena. Solo allora, il ventiquattrenne è andato a informare la polizia locale di Quincy, seppur non raccontando apparentemente tutta la verità.

Dopo l'appuntamento alla stazione di polizia, Matanov avrebbe cancellato la cronologia di navigazione dal proprio computer, cancellando anche tutti i video. Nel maggio 2014, dopo essere stato rintracciato dall'FBI per oltre un anno, Matanov veniva infine accusato di quattro capi di ostruzione alla giustizia, con un'accusa specifica di "distruzione di qualsiasi prova, documento od oggetto materiale con l'intento di ostacolare un'indagine federale".

Sebbene la stessa legge Sarbanes-Oxley fosse pensata con l'obiettivo di ostacolare pratiche finanziarie illecite, non è la prima volta che viene sfruttata anche oltre i confini del mondo economico. Nel 2010, David Kernell veniva condannato per aver eliminato la cronologia del proprio browser dopo aver portato a termine l'hack dell'account Yahoo di Sarah Palin. Incriminare il singolo con una legge pensata per le grandi compagnie, comunque, potrebbe avere delle ripercussioni negative sulla privacy dell'individuo.

Soprattutto in un periodo come questo, in cui la privacy (soprattutto in America) è un argomento decisamente caldo. È sostanzialmente impossibile provare le intenzioni per cui si effettua l'eliminazione della cronologia del browser, e l'uso del Sarbanes-Oxley Act potrebbe di fatto permettere, con interpretazioni creative come quelle nei due casi sopra riportati, di accusare in qualsiasi momento un eventuale cittadino per aver cancellato vari tipi di file dal proprio computer.

Matanov è stato dichiarato colpevole di quattro capi d'accusa relativi all'ostruzione della giustizia, con la condanna prevista per fine mese.

Fonte: Nino Grasso
Leggi l'intero articolo

sabato 6 giugno 2015

Ora è ufficiale: Netflix in Italia ad Ottobre

E' ufficiale: Netflix arriverà in Italia a partire dal mese di Ottobre, come vi avevamo anticipato a metà maggio.


Il servizio di streaming di contenuti video, caratterizzato da una ricca lista di serie TV originali, permetterà agli utenti di usufruire di un palinsesto personalizzato al quale si potrà accedere in ogni momento con il proprio device.

Nell'annuncio viene specificato come la selezione di serie TV e film sarà con flusso video ad alta definizione, ma anche Ultra HD 4K anche se riteniamo che quest'ultima opzione sarà accessibile solo con un numero ridotto di programmi.

Le informazioni sulla compatibilità del servizio Netflix sono al momento ridotte: nel comunicato stampa l'azienda indica la disponibilità di Netflix su smart TV, tablet, smartphone, computer e molte console per videogiochi collegate a Internet oltre a TV-box. Alla luce di questo facile immaginare che il servizio sarà accessibile con una App dedicata per le differenti tipologie di dispositivi e di sistema operativo.

Tutte le informazioni specifiche sui costi del servizio, sul catalogo dei programmi TV e sui prodotti compatibili saranno fornite dall'azienda al momento del lancio in Italia, anche se come già avevamo detto, l'abbonamento mensile base dovrebbe essere proposto a 7,99 euro.

A questo punto però è ufficiale, Netflix approderà anche in Italia e lo farà nel mese di Ottobre dell'anno in corso.
Leggi l'intero articolo

Asus presenta la sua Pen Stick

Al Computex di Taiwan, Asus ha presentato la sua soluzione di pc-on-a-stick denominata Pen Stick.
 

Il device sfrutta il sistema operativo Windows 10 ed è dotata di processore Cherry Trial, ma quello che lo distingue dai suoi competitor, sono le specifiche di buon livello che lo rendono una buona opzione per operazioni comuni.

Dato che l'idea è di far stare tutto in un formato molto compatto, la Pen Stick di Asus può essere facilmente trasportata in una tasca. È piccola e leggera abbastanza da essere molto più che portatile, il che potrebbe renderla molto appetibile ad una clientela consumer, con esigenze non troppo spinte.

A distanza può essere confusa con una grossa flash drive perché è quello che sembra, in fondo. Il dispositivo ha un pulsante di accensione sul lato e un connettore HDMI.

La Pen Stick di Asus, oltre al processore Cherry Trail con 2GB di RAM e 32GB di storage e gira, come detto, con Windows 10.

C'è un lettore per microSD, due porte USB 2..0 e una microUSB 2.0, oltre ad un jack combo audio e microfono. Supporta la connessione Bluetooth 4.0 e wi-fi 802.11 b/g/n.

Pen Stick Sarà rilasciata nel quarto trimestre dell'anno corrente, al costo di 150 dollari.
Leggi l'intero articolo

venerdì 5 giugno 2015

Dopo Vodafone, anche Microsoft ha il suo WiFi

Dopo l'iniziativa un po' controversa di Vodafone, di cui vi abbiamo parlato meno di due mesi fa, Microsoft ha confermato di voler rilasciare un nuovo servizio multi-piattaforma che offre Wi-Fi "senza problemi" in tutto il mondo.


Si chiamerà senza troppa fantasia Microsoft WiFi, e dopo essere stato avvistato dall'account Twitter WalkingCat, riceve l'ufficializzazione da parte del colosso di Redmond.

A confermarlo è stato un rappresentate di Microsoft al sito VentureBeat, che ha dichiarato che il nuovo prodotto è in dirittura d'arrivo:

Possiamo confermare che siamo al lavoro su un nuovo servizio, chiamato Microsoft WiFi, che porterà connessioni ad internet via wireless senza problemi [...] Provvederemo a fornire ulteriori dettagli quando questo sarà disponibile al pubblico

sono state le sue parole.

La funzionalità sarà disponibile attraverso l'uso di un'app esterna, compatibile già al lancio con tutte le piattaforme più diffuse. Immancabile naturalmente Windows, ma nella lista delle compatibilità leggeremo anche iOS, Android, Mac OS X.

Microsoft WiFi utilizzerà una serie di hotspot diffusi in tutto il mondo forniti da provider terzi, ma non sarà gratuito stando a quanto riportato dalla fonte.

Avranno accesso alla funzionalità gli attuali utenti attivi del servizio Skype Wi-Fi o di Office 365 Enterprise, oppure sarà necessario abbonarsi ad un'offerta specifica che proporrà la stessa Microsoft. 

È probabile che l'annuncio ufficiale arrivi già nei prossimi giorni, anche se non sappiamo quando Microsoft inizierà a distribuire Microsoft WiFi, in modo capillare, nel mondo.
Leggi l'intero articolo

mercoledì 3 giugno 2015

Amazon USA: spedizioni gratuite per piccoli oggetti (senza Prime)

Il gigante delle vendite online, Amazon, ha lanciato una nuova interessante iniziativa grazie alla quale alcuni prodotti fra i più piccoli in dimensioni e peso vengono venduti con spedizione gratuita. 


Chiamato "Fulfillment by Amazon Small and Light", il nuovo servizio consente di acquistare oggetti che pesano non più di 230g senza pagare le spese di spedizione.

La consegna avverrà fra i quattro e gli otto giorni da un nuovo stabilimento in Kentucky, e sarà inizialmente solo per gli utenti statunitensi. In precedenza, negli Stati Uniti la spedizione gratuita era garantita per gli utenti Amazon Prime o per oggetti del valore di 35$ o superiore.

Il colosso di Bezos ha iniziato a provare il nuovo programma di consegne alcuni mesi fa, scoprendo che i piccoli oggetti da meno di 35 dollari proposti con spedizione gratuita venivano venduti in volumi maggiori rispetto a quelli con prezzi di spedizione standard. Si tratta per lo più di oggetti venduti da negozi terzi, di cui Amazon riceve solo una piccola parte degli introiti.

Accessori per smartphone, strumenti o consumabili per il make-up, auricolari, e altri oggetti che solitamente non superano i 10$ sono stati proposti senza un sovrapprezzo per le spedizioni, con un programma che viene lanciato adesso su più ampia scala dopo l'apparente successo delle fasi di prova. Ad essere idonei nel programma, nello specifico, saranno gli oggetti più piccoli di 23 x 15 x 5, pesanti meno di 230 grammi, e che costeranno meno di 10 dollari.

Il progetto non porterà vantaggi economici per Amazon nel breve termine, ma consentirà alla società di acquisire una porzione ancora più considerevole delle quote di mercato.

Amazon punta quindi a consolidare la propria posizione dominante con un'opzione che, almeno in base a quanto spera la società, farà felici sia i venditori, che possono vendere piccoli oggetti a prezzi più competitivi, che gli acquirenti evidentemente.

Probabilmente l'operazione avrà un impatto sostenuto sul mercato degli accessori, ma dovremo attendere la risposta del mercato statunitense per saperlo e per capire se prima o poi arriverà anche da noi.
Leggi l'intero articolo
 
Tecnodiary2 © 2011